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News21 Settembre 2020

Salvaguardia delle api: l'apicoltura naturale in una dolce coesistenza

Le api sono essenziali per la sopravvivenza del pianeta e l’apicoltura naturale aiuta uomo e natura a convivere grazie al miele prodotto senza stress e trattamenti chimici.
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Non solo miele. Oramai è noto a tutti come le api siano tanto piccole quanto fondamentali per la sopravvivenza del nostro ecosistema e della vita su questa terra. Secondo i numeri diffusi da Greenpeace, un terzo di quello che mangiamo proviene dall’opera di impollinazione di questi esserini che lavorano gratuitamente per noi facendoci risparmiare ben 264 miliardi di euro all’anno, la cifra che servirebbe per impollinare artificialmente e faticosamente le colture. La scomparsa delle api avrebbe un impatto devastante sulla produzione alimentare, minacciando seriamente non solo il benessere ambientale ma anche la vita umana.

Perché le api stanno morendo.
Dall’inizio degli anni Novanta ad oggi, le colonie delle api hanno subito un netto calo per una serie di fattori. Tra i cambiamenti climatici, le malattie e l’azione devastante dei parassiti alieni, il principe di tutte le cause è l’uso massiccio di pesticidi sulle monocolture che distruggono senza pietà gli habitat naturali degli insetti, trasformando le delicate biodiversità in sterili deserti. Ci sono poi delle sostanze chimiche che risultano molto pericolose per la salute degli insetti impollinatori, compresi bombi e farfalle.  

Salvare le api.
Nonostante la salvaguardia delle api sia una questione di interesse anche economico, non è semplice invertire la rotta ma ognuno di noi può mettere in atto piccole strategie per aiutare le nostre amiche a strisce. Nell’antichità le api non avevano alveari costruiti dagli uomini ma trovavano rifugio nei tronchi cavi degli alberi e gli agricoltori usufruivano del loro nettare in una dolce coesistenza. Oggi i nostri ritmi sono cambiati radicalmente e non è facile tornare alle buone abitudini, specialmente per chi vive in città, ma esistono molti progetti che sostengono le apicolture naturali, dove è possibile fare donazioni o addirittura adottare un alveare a distanza.

Alcuni piccoli gesti poi possono fare la differenza: esistono anche dei fiori che sono particolarmente golosi per gli impollinatori che si possono piantare in terra o in vaso e creare così un ambiente felice e accogliente.

Miele naturale per una colazione sostenibile.
Non basta che il cibo sia buono e sano, deve essere anche sostenibile perché coesistere con la natura e i suoi abitanti significa rispettare le risorse e non abusarne.
Alle Zitelle di Ron, il miele da spalmare sul pane croccante la mattina è totalmente a chilometro zero, invasettato a circa cento metri dalla pittoresca piazzetta sulla quale il B&B si affaccia.
Mario – il titolare – si è appassionato all’apicoltura grazie al nonno che, quando aveva sei anni, lo portava con sé in campagna a prendersi cura delle api nelle sue arnie. L’apicoltura naturale favorisce il benessere dell’insetto, prendendo in considerazione i suoi impulsi e bisogni, progettando alveari sani, idonei e soprattutto non trattati chimicamente.  L’azienda a gestione familiare possiede circa 30 arnie e produce miele dal 1998, sfruttando le fioriture naturali tipiche del territorio. In primavera c’è il Tarassaco, l’acacia e poi in autunno il castagno – molto diffuso nell’area di Valdobbiadene, tanto che ha dato i natali al marrone di Combai IGP – Una suggestiva malga a Pianezze, invece, fa da sfondo alla produzione del profumato Millefiori di montagna.
Un dolce modo per cominciare la giornata, no?

 

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