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News19 Ottobre 2023

GeoGravel Tuscany | On board diary

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Olivi d’argento, gatti al sole davanti ai casolari, nuvole drammatiche attorno al campanile di Pomarance: la GeoGravel Tuscany è stata un modo per riscoprire la cruda bellezza delle emozioni – in bicicletta e non – e ci ha riavvicinato al senso del tempo, dandogli il valore che merita.

Paolo Bettini ci ha sorpreso ancora, raccontandoci i suoi luoghi del cuore nella sua personalissima chiave e, un brindisi alla volta. 


Nel cuore della Geotermia
Il tempo non gioca a nostro favore. Sopra le colline geotermiche le nuvole sono basse e grigie, gonfie di pioggia. Ci dirigiamo verso il Museo di Larderello dove ci aspetta una visita che è una vera e propria immersione nelle profondità di questa terra “infernale”, tra scoperte, storia e geologia. La geotermia è un argomento che affascina tutte le generazioni grazie a quell’atmosfera antica che ricorda gli esploratori dell’Ottocento e la modernità più assoluta con le nuove applicazioni dell’energia pulita. 

Fuori, il cielo è diventato ancoea più nero, cominciano a scendere grosse gocce ed è melgio rientrare: le avvebnture in vbicicletta sono già abbastanca memoranili per riaschiare nuovamente di trovarsi nel bel mezzi della tempesta.

 

Qualcuno ha detto: pici all’aglione?
Dopo una doccia, è bello sedersi a tavola con una classica birra geotermica, prodotta a Vapori di Birra, una delle tappe fisse di quando si passa per le colline metallifere. Mentre fuori scende la pioggia fitta, dalla cucina arriva il profumo di uno dei comfort food toscani per eccellenza: i pici fatti a mano al sugo di aglione. 

È bello indugiare a tavola così, mentre Paolo scherza e ci racconta aneddoti di bicicletta o di verdure nell’orto. Il segreto per divertirsi è sempre questo: la semplicità di passare il tempo tra amici.



Social ride e pappa al pomodoro
Com’era? Più si è, più ci si diverte? Con la social ride ritroviamo gli amici di sempre e – per fortuna – anche di nuovi. Così riusciamo ad avere un degno antipasto delle Strade Grigie tra boschi e natura selvaggia, pedalando nell’incontaminata magia di questo angolo di Toscana che ci ha rubato il cuore – con il nostro permesso. Torniamo alle saline di Volterra per un light lunch con birra al sale e delizie del territorio: panini, focaccine, orzo alle verdure e lei…l’immancabile pappa al pomodoro che ti fa subito sentire coccolato dall’ospitalità di questa terra. Il ritorno a Pomarance è sempre un po’ critico – e tutto in salita – ma c’è una luce mozzafiato che illumina questo pomeriggio per le colline. 

 

La notte vola.
Il fumo delle griglie invade il Piazzone, un luogo quasi leggendario – prima si chiamava “La Fossa dei Leoni – dove fa freddo anche ad agosto, una specie di landa mitologica ai piedi del borgo antico, teatro del Palio cittadino. Le salsicce e la musica di Dj Scavo guidano tutti in un sabato sera dove è facile dimenticare il resto. Il ciclismo è questo, a volte è un pretesto per stare insieme, ritrovare il tempo che abbiamo perso, non pensare a niente, vivere il presente e non andare a dormire – quasi – mai.

 

 

Si tira a…Campari!
La GeoGravel Tuscany è alla sua prima edizione e già promette di diventare un appuntamento iconico nella vita di ciascun ciclista che ama godersi tutto – ma proprio tutto – delle avventure su due ruote. Non solo macchia mediterranea, Strade Grigie che portano in altri mondi e fiumi da attraversare ma anche bar di paese dove l’orologio segna sempre l’ora del Campari, dove si addenta una schiaccia a grandi morsi e si respira la vita come era prima, quieta e senza telefoni che squillano o mail che arrivano fin dall’alba. 

Questo è il gravel.
Questo è veramente il gravel nel suo senso più autentico.
Puro, insomma.

 

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